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venerdì 19 febbraio 2016

#unmondopiùgiustoesolidale

UN MONDO PIÙ GIUSTO E SOLIDALE
Vogliamo dare il nostro contributo per allontanare il terrorismo, l’odio, i conflitti armati. Le tenebre non si dissipano con le armi; le tenebre si allontanano accendendo fari di luce. Nella consapevolezza di interpretare il sentimento più profondo di ogni essere umano. La storia ha conosciuto e continua a conoscere uomini e donne che, proprio in quanto credenti, si sono distinti come testimoni di pace. Con il loro esempio ci insegnano che è possibile costruire tra gli uomini e  popoli ponti per incontrarsi e camminare insieme sulle vie della pace.
Tragici conflitti sono spesso derivati dall'ingiusta associazione della religione con interessi nazionalistici, politici, economici o di altro genere.  E' doveroso che persone e comunità religiose manifestino il ripudio della violenza. Non v’è finalità religiosa che possa giustificare la pratica della violenza dell'uomo sull'uomo.  



L'inferno delle guerre di religione
le guerre di religione sono come un inferno. Si è visto uccidere in nome di Dio, il medesimo che ha detto attraverso la Bibbia che siamo tutti fratelli. le guerre di religione nacquero proprio per l'intolleranza e il fanatismo che sorsero all'interno delle varie confessioni cristiane, che sfociarono in lotte sanguinose. In realtà i motivi di questi conflitti furono ben altri, anche perché non si può uccidere in nome di Dio. Ma la storia ci insegna che i conflitti che hanno come motivazione superficiale la religione, sono poi quelli più violenti, perché si scatenano istinti brutali dell'uomo che annullano la sua razionalità. Quante vittime hanno fatto i crociati in nome di Dio, lottando in verità per i propri interessi. Così anche per quanto riguarda le guerre di religione possiamo scovare i motivi veri, che sono stati poi confusi o associati a motivi religiosi.

Le guerre di religione d'oggi: la Jihad
la jihad è la guerra interiore che ciascuno combatte per essere un migliore musulmano. Però lo stesso Maometto aveva investito alcune autorità religiose, i muezzin, del potere di proclamare fatwe, cioè comandamenti, indicazione da seguire. Così nel periodo di espansione degli arabi, un califfo ha pensato bene di far proclamare una fatwa funzionale al suo progetto di conquista: la guerra santa andava combattuta non nel foro interiore, ma in quello esteriore. Quindi la jihad si trasformava da guerra interiore a guerra all'infedele, chiunque esso fosse. Da allora questa concezione di jihad ha sostituito la precedente e oggi, nonostante siano passati più di mille anni, continua a far danni. Si perché oggi il terrorismo islamico si basa proprio su questa concezione di jihad: bisogna uccidere l'infedele, a qualsiasi costo. La promessa è quella del paradiso islamico alla morte, cioè una sorta di locus amoenus. È facile quindi cadere preda di questo estremismo, perché questa non è religione, semmai è una sua strumentalizzazione. Non credo che Allah abbia mai ordinato di uccidere l'infedele. Tutti gli infedeli sono potenzialmente mire di questa furia omicida.
Tali estremismi sono anche in parte favoriti dagli stati islamici teocratici, dove la laicità che venne affermata in Europa nel 1648 non viene neanche presa in considerazione, come anche il principio della libertà religiosa, calpestato in nome di Allah.
 La tolleranza, poi, è anch'essa rifiutata, visto che i cristiani (o i professanti di altre religioni) vengono uccisi in alcune zone per la loro fede dagli islamici (Indonesia, Sudan, tanto per citare qualche esempio). Non voglio adesso, come detto in precedenza, accusare tutta la comunità islamica né tanto meno innalzare su un gradino di superiorità l'Europa, che nella sua storia passata si è resa protagonista di massacri in nome del cattolicesimo (non siamo stati forse noi a massacrare gli indios, a convertire a forza gli ebrei, a uccidere in nome di Dio durante le crociate?). La mia sola speranza, da futuro cittadino del mondo, è quella che ogni estremismo, religioso o politico, sparisca e che ognuno, pensando con la propria testa, non accetti nulla che abbia un carattere dogmatico ma ragioni e rifiuti l'estremismo. Non scordiamoci che in Europa, pur essendo finite le guerre di religione, sono state combattute nel '900 guerre per gli ideali come fascismo, nazismo, ecc, anch'essi accettati in maniera dogmatica come lo è stato la religione.

Baletti Sara, Paolo Delle Vedova, Sofia Lanfranchi  

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